Conor Benn attacca Gervonta Davis in un'intervista

Conor Benn risponde a Gervonta Davis

L’imbattuto peso welter Conor Benn ha rivelato che il suo promotore, Eddie Hearn, ha offerto 10 milioni di dollari a Gervonta Davis per affrontarlo in un mega incontro.


Benn (23-0, 14 KO) ha sostenuto che se il denaro offerto alla superstar Tank Davis (29-0, 27 KO) non fosse sufficiente, dovrebbe restare a casa agli arresti domiciliari con la targhetta addosso.


Conor afferma che Gervonta non dovrebbe parlarne sui social media, di un possibile incontro, se poi non è seriamente intenzionato a concretizzarlo.


Anche Errol Spence JR, secondo Benn, si sarebbe fatto sentire su Twitter, ma anche qui un possibile incrocio sul ring sembrerebbe difficile.


Non si sa quale sia l’attuale situazione legale di Gervonta Davis con i suoi arresti domiciliari.


Non si sa se il nativo di Baltimora possa lasciare il suo appartamento per recarsi a Las Vegas per combattere contro il 27enne inglese.


La direzione di Tank alla PBC probabilmente ha altre opzioni a cui è interessato, come Isaac Cruz, Frank Martin o Jose Valenzuela.


Quei combattimenti, però, non susciterebbero tanto interesse quanto un incontro con Benn.


Certo è che l’approccio di Conor allo scontro con Gervonta mette molta pressione allo statunitense, che farebbe una brutta figura se non dovesse accettare l’offerta di Hearn.

Benn: "Davis parla sui social media ma poi non accetta"

Gervonta Davis chiama Conor Benn

Nell’intervista rilasciata a iFL TV, Conor Benn ha rivelato particolari interessanti sulla proposta inviata a Gervonta Davis che sarebbe stata rifiutata dalla stella di Baltimora.

 

Ecco le sue dichiarazioni.

 

“È stata fatta un’offerta seria. Vediamo cosa risponderà Gervonta.

 

Non deve parlare su Twitter e poi non firma il contratto.

 

Se 10-15 milioni di dollari non sono sufficienti, allora che stia zitto, che resti a casa sua con la targhetta sulla caviglia durante gli arresti domiciliari, piuttosto che parlare su Twitter.

 

Se pensa che io sia un lavoro facile per lui, che firmi il contratto.

 

Se hai voglia di cambiamenti, possiamo combattere.

 

È la stessa cosa con Errol Spence che si presenta sui social media. Facciamo la lotta allora.”

 

 

 

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