Saul “Canelo” Alvarez (60-2-2, 39 KO) affronterà, con ogni probabilità, Jermall Charlo (32-0, 22 KO) per il Cinco de Mayo del 4 Maggio.
Le voci di questi giorni hanno trovato, una conferma indiretta, proprio dall stesso campione dei supermedi.
Canelo, Martedì, durante il suo intervento ad Azteca TV, ha annunciato di aver rinnovato il contratto per altri 5 anni con l’emittente messicana e di dover affrontare, nel suo prossimo match un pugile americano.
Nonostante non si sia spinto oltre con il nome, nell’ambiente si è subito saputo l’identikit del suo prossimo rivale: Jermall Charlo.
Niente sfida tutta messicana con Jaime Munguia, invece, così come si pensava fino a qualche settimana fa.
Mentre alcuni fans della boxe si lamentano del fatto che avrebbero voluto David Benavidez, sul ring, questa per la carriera di Canelo potrebbe essere la scelta meno rischiosa.
Scegliere Jermall potrebbe aiutare Canelo Alvarez a consolidare il suo posto nella Boxing Hall of Fame, poiché questo è un nome che ha bisogno del suo curriculum.
Jermall ha combattuto nelle stesse classi di peso di Canelo per anni a 154 e 160 libbre, ma i due non si sono mai affrontati.
Canelo Alvarez vs Jermall Charlo è un combattimento interessante, perché creerebbe uno scenario di vendetta, in cui Jermall potrebbe vendicare la sconfitta subita dal fratello Jermell, lo scorso Settembre, ad opera del fuoriclasse messicano.
In quella circostanza non ci fu partita, con Alvarez che dominò ai punti e inflisse anche un KO al pugile statunitense.
Jermall è tornato in grande stile nella sua sua recente lotta contro Jose Benavidez Jr, lo scorso Novembre.
Si trattava di un rientro dopo una lunga assenza e del suo primo match a 168 libbre.
Una divisione che sembra adattarsi molto bene ad Hit Man.
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3 risposte
Sì ma trovo pessimo che abbia 4 cinture e non debba mai difenderne nessuna, può lasciarle vacanti se vuole combattere solo con chi preferisce lui… Per chi porta tantissimi soldi le regole non valgono mai
Buongiorno Riccardo, personalmente penso che le quattro cinture in questione, più quella assurda della IBO, siano la cosa meno importante nel mondo della boxe oggi. Non guardo chi possiede cosa, e prendo poco in considerazione le categorie “intermedie” quali appunto i supermedi. Guardo ormai solo il match, senza pensare al titolo, e considero quello tra Alvarez e Jermall Charlo un gran bel match… anche se Alvarez vs Benavidez sarebbe il massimo. Penso siano importanti i campioni del mondo “veri”… e per questo andrei a guardare le graduatorie di Transnational Boxing Rankings Board. Comunque, parlando solo di cinture, ritengo molto più importante quella rosso-bianco-blu di Ring Magazine attualmente in mano a Usyk (massimi), Opetaia (cruiser), Alvarez (supermedi), Jermell Charlo (superwelter), Crawford (welter), Lopez (superleggeri), Naoya Inoue (supergallo), Juan Francisco Estrada (supermosca), Kenshiro Teraji (minimosca). Per tutte le altre categorie di peso il titolo è vacante (Devin Haney ha ultimamente lasciato vacante il mondiale dei leggeri annunciando il passaggio alla categoria superiore). TBRB considera attualmente campione del mondo dei mediomassimi Beterbiev, e qui ci sarebbe da fare un discorso. RM considerò decaduto Adonis Stevenson nel novembre del 2015 e dichiarò campione del mondo Andre Ward dopo il successo su Kovalev, e dopo l’abbandono di Ward i primi due in classifica non si sono mai affrontati, per cui il titolo dei mediomassimi di RM è ancora vacante e ne uscirà finalmente dal vincitore tra Beterbiev e Bivol. Secondo TBRB, invece, Adonis Stevenson non decadde mai come campione del mondo, per cui il titolo passò prima nelle mani di Gvozdyk e poi di Beterbiev che è quindi il titolare attuale del mondiale. Ecco, quella nei mediomassimi è la sola differenza tra le due testate… e la discussione su tale questione è aperta tra gli appassionati. Io sono per TBRB, anche se ritengo che tra il 2015 e il 2016 Stevenson avrebbe dovuto affrontare Ward e Kovalev per il mondiale anziché i vari Sakio Bika, Tommy Karpency e Thomas Williams Jr.
Un caro saluto, Paolo.
Buongiorno Riccardo, personalmente penso che le quattro cinture in questione, più quella assurda della IBO, siano la cosa meno importante nel mondo della boxe oggi. Non guardo chi possiede cosa, e prendo poco in considerazione le categorie “intermedie” quali appunto i supermedi. Guardo ormai solo il match, senza pensare al titolo, e considero quello tra Alvarez e Jermall Charlo un gran bel match… anche se Alvarez vs Benavidez sarebbe il massimo. Penso siano importanti i campioni del mondo “veri”… e per questo andrei a guardare le graduatorie di Transnational Boxing Rankings Board. Comunque, parlando solo di cinture, ritengo molto più importante quella rosso-bianco-blu di Ring Magazine attualmente in mano a Usyk (massimi), Opetaia (cruiser), Alvarez (supermedi), Jermell Charlo (superwelter), Crawford (welter), Lopez (superleggeri), Naoya Inoue (supergallo), Juan Francisco Estrada (supermosca), Kenshiro Teraji (minimosca). Per tutte le altre categorie di peso il titolo è vacante (Devin Haney ha ultimamente lasciato vacante il mondiale dei leggeri annunciando il passaggio alla categoria superiore). TBRB considera attualmente campione del mondo dei mediomassimi Beterbiev, e qui ci sarebbe da fare un discorso. RM considerò decaduto Adonis Stevenson nel novembre del 2015 e dichiarò campione del mondo Andre Ward dopo il successo su Kovalev, e dopo l’abbandono di Ward i primi due in classifica non si sono mai affrontati, per cui il titolo dei mediomassimi di RM è ancora vacante e ne uscirà finalmente dal vincitore tra Beterbiev e Bivol. Secondo TBRB, invece, Adonis Stevenson non decadde mai come campione del mondo, per cui il titolo passò prima nelle mani di Gvozdyk e poi di Beterbiev che è quindi il titolare attuale del mondiale. Ecco, quella nei mediomassimi è la sola differenza tra le due testate… e la discussione su tale questione è aperta tra gli appassionati. Io sono per TBRB, anche se ritengo che tra il 2015 e il 2016 Stevenson avrebbe dovuto affrontare Ward e Kovalev per il mondiale anziché i vari Sakio Bika, Tommy Karpency e Thomas Williams Jr.
Un caro saluto, Paolo.