Oscar De La Hoya duro sul match Mike Tyson vs Jake Paul

Osca De la Hoya critica il match Mike Tyson vs Jake Paul

Il promotore Oscar De La Hoya ha aspramente criticato il match del 20 Luglio fra Jake Paul e Mike Tyson.

 

Anche se a De La Hoya piace l’idea che più fan guarderanno con trepidazione l’evento, ritiene che sia una brutta immagine per la boxe.

 

Il capo della Golden Boy Promotions pensa che Jake abbia la giovinezza e la resistenza di un giovane per logorare Tyson e sconfiggerlo, se la Commissione del Texas dovesse autorizzare l’incontro come un vero match di boxe.

 

Tuttavia, “Golden Boy” crede che Tyson colpisca abbastanza forte da mettere fuori combattimento Jake se mette a segno uno dei suoi grandi colpi.

 

Oscar ritiene che il pugile-youtuber americano dovrebbe scalare le classifiche come gli altri colleghi per costruirsi una carriera, senza questo tipo di incontri.

 

Il problema, secondo De La Hoya è che questo non è il suo  scopo della carriera.

 

Paul combatte solo per soldi, vendendo i suoi combattimenti ai fan delle MMA e ai suoi 26 milioni di follower su Instagram, guadagnando un sacco di denaro.

De La Hoya: "Questo match non fa bene all'immagine della boxe"

Osca De La Hoya intervista su Gervonta Davis

Intervenuto a Fighthype, Oscar De La Hoya ha espresso il suo parere sul match del 20 Luglio fra Jake Paul e Mike Tyson.

 

Ecco le sue dichiarazioni.

 

Attirerà più attenzione allo sport della boxe, ma il mio problema è che non è l’immagine giusta per uno sport serio come il nostro.

 

Jake Paul lo lodo per quello che sta facendo, può arrivare a un titolo mondiale, ma se prende una strada diversa.

 

Questa strada, affrontare Mike Tyson, non è proprio quella giusta per me.

 

Amo Mike e lo rispetto, soprattutto se il Texas darà l’ok a questa lotta affinché diventi un diritto ufficialmente sancito.

 

Non so come funzionerà. Mike Tyson ha 60 anni, Jake Paul ha 26, 27 anni.

 

Se Jake vuole prendere sul serio la boxe, prendi una strada diversa, deve seguire quella che prendono tutti gli altri combattenti.

 

Combattimenti duri per scalare le classifiche. I migliori dieci combattenti, i primi cinque, campioni del mondo.

 

Non questa strada con Tyson. Non è questo il modo di farlo.

 

Posso capire che Mike Tyson voglia fare questo, il prurito che ha, perché lo provo anche io ogni giorno.

 

Ma a volte dobbiamo dire che non è più il nostro momento.

 

Spero, comunque, che Mike metta in scena una performance indimenticabile.”

 

 

 

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