Nell’evento principale della serata di boxe statunitese, il campione del mondo IBF dei superwelter, il russo Bakhram Murtazaliev (23-0, 17 KO), ha distrutto la stella australiana Tim Tszyu (24-2, 17 KO).
Il figlio d’arte, ha affrontato il suo primo incontro dopo la sconfitta subita a Las Vegas a marzo contro Sebastian Fundora, che gli ha causato un significativo taglio all’occhio e ha contribuito alla sua perdita per decisione divisa.
In un match drammatico, Tszyu è stato messo al tappeto tre volte nel secondo round e un’altra nel terzo, prima che suo zio e allenatore Igor Goloubevk decidesse di ritirarlo per evitare ulteriori danni.
Murtazaliev, 31 anni e originario della Russia, aveva conquistato il titolo vacante ad Aprile battendo Jack Culcay in Germania.
Con questa micidiale prestazione ha dimostrato di aver raggiunto una nuova maturità come combattente professionista.
Il vantaggio di Bakhram in termini di dimensioni è apparso significativo al suono della campana d’apertura, e tuttavia Tszyu, come ci si aspettava da lui, ha cercato immediatamente di essere l’aggressore.
E’ riuscito subito ad entrare con un diretto destro, ma al primo colpo subito dal rivale è andato al tappeto.
Tszyu è stato colpito in modo preciso e potente dal terribile sinistro del russo.
L’australiano, in balia, oramai dell’avversario ha subito tre KO al secondo round: ma nonostante la sua voglia di ritornare a combattere, è stato nuovamente centrato da un sinistro sul mento nella ripresa successiva.
Dopo il lancio dell’asciugamano nel suo angolo, Tim Tszyu è stato così sconfitto da Murtazaliev per TKO al round n°3.
Una pesante battuta d’arresto, questa, che ridimensiona di molto, quello che fino a poco tempo fa era un atleta temuto ed imbattuto.
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