L’ex campione WBC dei pesi massimi Deontay Wilder (42-2-1, 22 KO) sostiene che il mancato accordo per il match tra Fury e Usyk non sia dipeso dal gigante inglese.
The Bronze Bomber che fu detronizzato del titolo mondiale proprio dal Gipsy King, con il quale ha avuto diverse discussioni in passato, questa volta, è dalla sua parte.
Wilder ha utilizzato un’analisi diplomatica, accurata, tendenzialmente pacifista riguardo il suo ex rivale; colpevolizzando il business della boxe per la mancata materializzazione dell’evento.
In molti, dietro il comportamento del pugile dell’Alabama, hanno intravisto la speranza che Fury gli possa concedere un quarto match nel prossimo futuro.
Un’ipotesi questa da non scartare, dato che il campione WBC ha dimostrato palesemente che il denaro in questa fase della sua carriera vale molto di più della gloria.
Deontay, dal canto suo, sa bene che con i suoi 37 anni non ha più tante possibilità di riprendersi il titolo mondiale.
Per tali ragioni, l’ennesima puntata di questo duello entusiasmante potrebbe, anche, prendere vita nell’immediato.
In un’intervista rilasciata a Fight Hub TV, Deontay Wilder ha spiegato il motivo per il quale il match fra Tyson Fury ed Oleksandr Usyk non è andato in porto.
Queste le sue parole più importanti.
“Questo è il business della boxe; è un affare difficile.
Per me, il pugilato è una delle attività più impegnative perché non ha una struttura, quindi può andare in qualsiasi direzione.
Non è una sorpresa per me che sia andato in pezzi in quel modo.
Proprio come molti altri combattimenti prima.
Quindi, non possiamo essere sorpresi di questo perché abbiamo visto così tanti dei migliori match che pensavamo che si sarebbero concretizzati ma non sono accaduti e sono finiti a pezzi”.
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