All’Huntington Center di Toledo, il giovane peso massimo Jared Anderson (15-0, 14 KO) ha battuto per decisione unanime, dopo 10 round, l’ex campione IBF dei pesi massimi Charles Martin (28-4-1, 26 KO).
Quello che doveva essere l’ennesimo match spettacolare del giovane talento dell’Ohio si è rivelato più duro del previsto.
“The Big Baby” ha inflitto un conteggio a Martin nel 3° round, ma è stato scosso ripetutamente nella 5°, 8° e 10° ripresa dal proprio rivale.
Il 37enne Prince Charles ha rischiato seriamente di finire in più di una circostanza il più quotato avversario.
Non una bellissima notizia per quella che viene considerata una vera e propria stellina della categoria dei massimi.
Lo stile di combattimento di Jared, improntato sul pull-back (in stile Shakur Stevenson), ha funzionato solo a tratti.
Una vittoria, dunque, che non ha convinto del tutto e che lascia pensare che la strada ,verso il vertice della categoria, per Anderson sia ancora lunga e tortuosa.
Nonostante una performance in chiaroscuro, Jared Anderson è sembrato convinto di aver vinto, meritatamente, il proprio match.
Ecco le sue parole post-match ai microfoni di ESPN+.
“Sicuramente, non è stato facile, senza dubbio. Penso di aver preso molto bene il suo colpo migliore.
Non credo, però, che ci sia stato un momento nella lotta in cui non ho saputo tener testa.
Sì, mi è sembrato che mi avesse colpito con un bel colpo che mi ha reso consapevole. Ho dovuto riadattarmi e tornare al mio piano di gioco.
Sto assorbendo il gioco in questo momento e seguendo il mio percorso di crescita.
In futuro, non cerco nessun nome specifico, va bene anche un avversario della top ten. Facciamolo.
Voglio rimanere attivo al 100%. Sto cercando di ottenere almeno altri due incontri quest’anno. Stasera ho messo su uno spettacolo.”
La risposta di Charles Martin non si è fatta attendere.
“Ho accettato l’incontro con un preavviso di undici giorni.
Ho fatto del mio meglio. È un vero campione.
Presto raggiungerà la vetta. È davvero bravo. È un pugile furbo.
Di solito, quando colpisco bene un combattente e gli faccio male, posso finirlo.
Lui, però, è furbo. Anche quando è stato scosso, è stato in grado di manovrare e togliersi di mezzo.
Diventerà un campione, sarà sicuramente un campione.”
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