Nella cornice vibrante della bp Pulse Arena di Birmingham, Ben Whittaker ha messo un punto esclamativo sulla sua rivalità con Liam Cameron, con una vittoria netta e spettacolare che ha lasciato pochi dubbi: il talento è dalla sua parte.
Il match, teoricamente previsto per dieci round da tre minuti, si è concluso ben prima del previsto. Al secondo round, un destro fulminante di Whittaker ha messo Cameron in seria difficoltà, costringendo l’arbitro Howard Foster ad interrompere l’incontro dopo 1 minuto e 53 secondi. Un finale inequivocabile che ha spazzato via ogni residuo di polemica sulla controversa sfida del passato, conclusasi con un pareggio in Arabia Saudita lo scorso ottobre.
Il match e le sue tensioni
La vigilia del match era stata animata da una polemica surreale sulla durata dell’incontro. Cameron sosteneva di aver firmato per 12 round, mentre il team di Whittaker parlava chiaramente di 10. Alla fine, la querelle si è rivelata irrilevante: Cameron non è arrivato nemmeno alla fine del secondo round.
Whittaker, fischiato dal pubblico al suo ingresso sul ring, ha risposto con una performance autoritaria. Il suo jab iniziale ha messo subito in mostra tempismo e precisione. Cameron ha cercato di tenere testa alla pressione, tentando di avvicinare il rivale e usare il fisico per dominare da vicino. Ma l’agilità e la rapidità di Whittaker hanno fatto la differenza.
Un sinistro al corpo ha cominciato a piegare la resistenza di Cameron, che poco dopo ha subito il destro risolutivo: un colpo preciso, partito dal mento e sceso lungo la schiena come una scossa elettrica. Whittaker ha intuito il momento, è partito all’assalto e ha chiuso la pratica con un’altra combinazione precisa e potente, costringendo l’arbitro ad intervenire.
Riscatto e rinascita
Per Cameron, 34 anni, ex sospeso per uso di sostanze e reduce da una lunga lotta personale contro l’alcolismo, questo potrebbe essere l’epilogo di una carriera travagliata ma dignitosa. Aveva chiesto e ottenuto una rivincita dopo l’incontro controverso di Riyad, ma questa volta Whittaker non gli ha lasciato alcuna possibilità.
Whittaker, invece, ha mostrato la versione più matura e spietata di sé. Per la prima volta guidato dal noto tecnico Andy Lee, ha trascorso un camp di allenamento in Irlanda che si è rivelato decisivo per affinare tecnica e mentalità. “È stato il miglior camp della mia vita”, ha dichiarato dopo l’incontro a Sky Sports. “Avrei potuto fare anche 12 round oggi.”
Il futuro è suo
Con questo successo, Whittaker porta il suo record a 9 vittorie, 0 sconfitte e 1 pareggio, con 6 successi prima del limite. E mentre i fischi piovevano su di lui, Whittaker si copriva le orecchie con un sorriso ironico: quei fischi, stavolta, suonavano come applausi.
Il talento, la spettacolarità e la freddezza dimostrata sul ring rilanciano la sua candidatura a un ruolo da protagonista sulla scena internazionale. Le provocazioni, i giochi di prestigio e i colpi social ormai fanno parte del pacchetto Whittaker. Ma domenica sera, tra i colpi veri, è emerso anche il pugile vero.
Resta aggiornato sulle ultime news di boxe dal sito.
Scopri i prossimi incontri di boxe dal calendario 2025.
Articoli correlati







